Esistono due tipi di incentivi per la rimozione tra cui lo Smaltimento rifiuti Roma per lo smaltimento dell’Eternit.
Uno riguarda l’ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica e l’altro del 50% in ambito di ristrutturazione edilizia. La Legge di stabilità per il 2016 ha confermato entrambi gli incentivi. Dalla somma spesa per la rimozione dell’amianto infatti, si può recuperare una percentuale consistente di denaro nell’arco di 10 anni. Grazie a queste agevolazioni fiscali 2016 potremo liberarci del nocivo amianto presente in pannelli, pavimenti, rivestimenti di camini, tubazioni, lastre di copertura tetti, canne fumarie, serbatoi idrici, guarnizioni stufe, intonaco ed altro.
Vogliamo ricordare, per completezza, che se i materiali contenenti amianto, come i tetti in Eternit, sono in buono stato, non vi è pericolo per la salute e si può procedere a titolo preventivo al solo incapsulamento o il confinamento per evitare il deterioramento futuro. La richiesta delle agevolazioni fiscali per la rimozione dell’Eternit va fatta attraverso la dichiarazione dei redditi, calcolando l’importo da detrarre dalla fattura rilasciata della ditta che opera lo smaltimento eternit. L’importo della fattura va pagato con bonifico bancario o postale, riportando sulla causale il nome e la partita iva dell’azienda che ha provveduto a rimuovere l’Eternit e il riferimento di legge.
La procedura dello Smaltimento rifiuti Roma consiste nel trattare la superficie dell’eternit con speciali vernici che compattano l’amianto ed evitano l’emissione delle sostanze nocive. E’ una pratica di bonifica applicabile su superfici e tetti in eternit in buono stato e non degradati. Non è applicabile a lastre di eternit spaccate o danneggiate. Con questa tipologia di intervento non è necessario sostituire le parti in amianto, ne aumentare i costi nelle operazioni di smaltimento Eternit. Procedura particolarmente adatta ai tetti in eternit a rischio dispersione delle fibre tossiche.
Si opera senza rimuovere le lastre contenenti amianto, le quali devono essere innanzi tutto incapsulate e poi rivestite a mezzo di lastre isolanti che hanno il compito di coprire e sigillare l’eternit. Per eseguire una delle tre procedure è comunque necessario seguire determinate procedura tra le quali la più importante è quella di redigere e presentare il piano di lavoro alla ASL competente.si occupa di tutto l’iter, dalle pratiche burocratiche fino alla fase finale del trasporti in discarica per lo smaltimento eternit, così da fornire un servizio “chiavi in mano” ed evitare al cliente ogni preoccupazione organizzativa.
Occorre compilare il piano di lavoro semplificato per lo Smaltimento rifiuti Roma scaricabile dal sito della provincia. Conferisce il materiale accompagnato da due copie del piano di lavoro semplificato timbrato dal Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’AUSL competente; tali copie vengono firmate per ricevuta dall’operatore che effettua il ritiro a domicilio dei rifiuti, a seguito della verifica della corrispondenza fra quanto conferito e quanto riportato nel piano di lavoro, una copia viene data al cliente che provvederà ad inviarla all’AUSL entro un mese dal ritiro.
Norme di sicurezza: Proteggersi con tuta, guanti monouso e mascherina usa e getto con filtro P3 durante l’operazione di rimozione e confezionamento del manufatto. Al termine del lavoro, i DPI devono essere conferiti assieme al rifiuto all’interno dei teli di plastica. Tratta il manufatto su tutta la superficie con un prodotto incapsulante certificato di tipo D (colla tipo vinilica) in soluzione acquosa, colorata (eventualmente aggiungendo alcune gocce di vernice colorata), con il metodo a spruzzo a bassa pressione (utilizzando una pompa a spalla o una spruzzetta manuale. ) o a pennello, prima della sua rimozione.